Il canone 6: tra abrogazione e Tradizione

Il canone 6 e la storia

La Chiesa, Corpo in divenire

Come il corpo che cresce e tende al perfezionamento, così la Chiesa, approfondendo il Mistero di Dio, traduce in norme giuridiche il deposito di fede e morale che è chiamata a custodire.

Questo materiale necessita sempre di un ordine, in modo tale che il giurista, chiamato ad applicare il diritto, sia in grado di individuare la norma vigente.

Nel canone 6 del Codice di Diritto Canonico del 1983, il legislatore sancisce una cesura: semplificando estremamente, si potrebbe dire che la disciplina anteriore è integralmente abrogata, per far posto a una disciplina più armonica con l’ecclesiologia del Concilio Vaticano II.

Anzitutto, viene meno il Codice del 1917; poi, le altre leggi, universali e particolari, contrarie alle disposizioni del nuovo Codice; ancora, sono abrogate le leggi penali non richiamate e le leggi che disciplinavano aspetti su cui interviene la nuova normativa.

Ma è proprio così? Non proprio. Sebbene l’esplicita abrogazione abbia segnato una svolta nel diritto della Chiesa, non è possibile ragionare come nel campo del diritto secolare.

Anche se sono state espunte dall’ordinamento le norme precedenti, lo spirito, cioè la ratio che le ispirava, permane intatto e guida l’interprete.

Lo stesso canone 6 §2 stabilisce che, ogni volta che i canoni richiamano il diritto antico, l’interprete dovrà applicarli tenendo conto della tradizione.

Nella propria esperienza, la Chiesa ha riconosciuto di essere societas iuridice perfecta o, come affermava San Tommaso d’Aquino nella Summa Theologiae, una persona mystica, un organismo sociale autonomo, fondato da Cristo e diretto alla realizzazione del bene comune, nell’ordine spirituale e in quello temporale.

E come il corpo umano e sociale mantiene una propria identità, così la Chiesa presenta linee di sviluppo, che ne segnano la struttura e ne denotano l’origine divina.

Con quest’articolo, inizieremo a percorrere le fasi dello sviluppo del diritto canonico fino ai giorni nostri.

Cinque le tappe del nostro cammino: la fondazione del diritto canonico dall’età apostolica alle prime raccolte; l’Alto Medioevo; il diritto classico; il diritto tridentino; l’attualità.

Metteremo in luce il costante sforzo del Popolo di Dio di tradurre in linguaggio giuridico il precetto della carità, tenendo fisso lo sguardo sulla Verità.
 
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Bibliografia

  • Alberigo, Giuseppe (a cura di), Conciliorum Oecumenicorum Decreta, III ed., Istituto per le Scienze Religiose, Bologna, 1973.
  • Arrieta, Juan Ignacio (a cura di), Codice di Diritto Canonico e leggi complementari commentato, Coletti a San Pietro, Roma, 2018.
  • Cenalmor, Daniel-Miras, Jorge, Il diritto della Chiesa, EDUSC, Roma, 2014.
  • Fantappiè, Carlo, Storia del diritto canonico e delle istituzioni della Chiesa, Il Mulino, Bologna, 2011.

 

“Cum charitate animato et iustitia ordinato, ius vivit!”

(San Giovanni Paolo II)

 

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Andrea Micciché

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Vox Canonica nasce nell’anno 2020 dal genio di un gruppo di appassionati giovani studenti di diritto canonico alla Pontificia Università Lateranense.

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