Diritto amministrativo canonico – Paolo Gherri

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L’ultima opera di uno dei massimi esperti di diritto amministrativo canonico

Per tutti gli studenti e studiosi del diritto, particolarmente interessati al diritto della Chiesa, il prof. Paolo Gherri ha recentemente pubblicato, per i tipi Giuffrè Francis Lefebvre, il volume Diritto amministrativo canonico. Attività codiciali

Il professor Paolo Gherri è decano della Facoltà di Diritto Canonico della Pontificia Università Lateranense; docente ordinario di Teologia del Diritto Canonico, insegna Diritto Amministrativo Canonico presso l’Institutum Utriusque Iuris. Altresì, è membro del Consiglio direttivo della Consociatio Internationalis Studio Iuris Canonici Promovendo.

L’opera oggi segnalata, come riportato nella sua introduzione, tratta delle principali strutture operative del diritto amministrativo canonico e delle attività di Enti canonici e uffici Ecclesiastici, adottando una prospettiva strettamente codiciale.

L’approccio metodologico e l’attenzione pastorale

Dopo una premessa generale metodologica sul concetto di attività amministrativa canonica, che tiene conto sia dell’efficacia dell’azione di governo, sia delle sfide pastorali, senza dimenticare le prospettive epistemologiche e dottrinali, l’Autore passa in rassegna gli enti coinvolti nel perseguimento di detti obiettivi.

Gli enti

Anzitutto, è ampia la trattazione delle strutture di governo ecclesiale, ovvero le Curie. Sono illustrati il concetto di curia, gli uffici centrali delle conferenze episcopali e l’istituzione degli uffici della curia, approfondendo e distinguendo poi successivamente la curia diocesana e la curia religiosa per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.

Successivamente, l’autore analizza gli organismi di governo ecclesiale, quali i Consigli. Dopo una breve introduzione si passa ad una schematizzazione dei vari tipi di Consigli previsti dal Codice di diritto canonico del 1983, ovvero: il Consiglio Episcopale (can. 473, par. 4), il Consiglio Presbiterale (cann. 495-501), il Collegio dei Consultori (can. 502), il Consiglio Pastorale (cann. 511-514; 536), il Consiglio per gli Affari Economici (cann. 492-493; 537), i Consigli degli IVC/SVA.

Il capitolo terzo dell’opera è dedicato agli enti canonici gerarchici. Il prof. Gherri dedica la sua attenzione alla modalità di erezione degli enti canonici e ad altre vicende giuridiche che possono toccare l’ente, ad esempio il mutamento e la cessazione. Infine, il focus si sposta su un ente gerarchico peculiare, che è la parrocchia.

Il capitolo seguente si occupa degli enti canonici non gerarchici.

Gli uffici ecclesiastici e l’attività economico-patrimoniale

I capitoli quinto e sesto espongono la normativa sugli uffici ecclesiastici. Specificamente, viene trattato come si ottiene l’incarico, quando si ha una costituzione stabile e qual è il fine spirituale di un ufficio ecclesiastico.

Altresì, l’autore approfondisce la loro provvisione, tramite designazione, conferimento, immissione o nomina canonica in generale. A seguire, l’attenzione si concentra sulla durata e la cessazione, per quali motivi e in che modalità, dell’ufficio ecclesiastico. Viene inoltre trattata anche la questione delle cautele nell’affidare o assumere un ufficio ecclesiastico con rappresentanza.

Un capitolo si occupa unicamente delle attività economico-patrimoniali degli enti. L’amministrazione e la rappresentanza degli enti è il primo punto su cui si concentra l’autore, a cui seguono le autorizzazioni per l’amministrazione straordinaria dell’ente, tutti gli atti giuridici coinvolti, gli interventi, le autorizzazioni, ecc. I bilanci e la rendicontazione rientrano anche in questo tema, così come la fruizione di specifici beni ecclesiali. Il tema si conclude, infine, con la dimissione degli edifici di culto: la chiusura la culto, la riduzione ad uso profano e l’alienazione di fabbricato.

L’autore non poteva tralasciare in questo volume le pie volontà e le pie fondazioni a cui dedica un capitolo apposito, nel quale spiega le varie tipologie di pia volontà, come si creano, il loro adempimento e la loro istituzione. Lo stesso accade per le pie fondazioni che vengono distinte in autonome, non autonome e cultuali non ecclesiastiche. In conclusione viene spiegata la riduzione degli obblighi cultuali e la loro estinzione, nonché l’estinzione delle pie fondazioni non autonome.

I procedimenti

Il nono capitolo tratta dei procedimenti istituzionali non formalizzati, ovvero tutto ciò che riguarda le autorizzazioni e le licenze, i procedimenti di costituzione di un luogo di culto e la mobilità del clero, come ad esempio il cambio di incardinazione.

I procedimenti individuali non formalizzati invece vengono trattati nel capitolo successivo. Essi sono tutti gli atti formali eseguiti su richiesta del battezzato, come ad esempio le dispense, le certificazioni, dichiarazioni e attestazioni. Anche le attività dei battezzati e l’adesione ecclesiale riguardano questo tema, come l’esempio dell’abbandono formale della chiesa cattolica oppure il reintegro di un apostata non dichiarato. Viene anche accennato alle esequie religiose dei battezzati e alla loro eventuale negazione in determinati casi, oltre che all’identità sessuale dei battezzati, nonché il tema della legittima dimora dei chierici fuori diocesi e della legittima dimora dei consacrati fuori dall’istituto.

Infine, ultimo, ma non ultimo, nell’undicesimo capitolo l’autore si concentra sui rapporti con gli Istituti di Vita Consacrata. Viene trattato innanzitutto il ministero pastorale e la vita consacrata e a seguire l’erezione, la soppressione e l’uso delle case religiose. Si trova anche un accenno all’accoglienza di nuovi IVC/SVA e persone consacrate e a delle convenzioni per l’affidamento di parrocchie. L’argomento trova la sua conclusione illustrando le convenzioni e i contratti con IVC/SVA.

Compiendo quanto già dichiarato nell’introduzione, il volume appena pubblicato costituisce senza dubbio “uno strumento critico-sistematico, capace di aiutare a trovare soluzioni efficaci per chi svolge una funzione di supporto specificamente tecnico al governo della Chiesa”.

 

 

“Cum caritate animato et iustitia ordinato, ius vivit!”

(S. Giovanni Paolo II)

 

 

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Chiara Gaspari

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Vox Canonica nasce nell’anno 2020 dal genio di un gruppo di appassionati giovani studenti di diritto canonico alla Pontificia Università Lateranense.

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