Premio Vox Canonica al prof. del Pozzo: le sfide della giustizia canonica e secolare

del pozzo

Premio Vox Canonica 2022: auspici per un’equa amministrazione della giustizia

A pochi passi dall’abbraccio universale del Colonnato di San Pietro, presso l’Istituto “Maria Santissima Bambina”, lo scorso 27 aprile, si è svolta la cerimonia di consegna del Premio Vox Canonica 2022 al prof. Massimo del Pozzo.

Un pomeriggio che ha visto alternarsi momenti di familiare commozione e solenne partecipazione, di slancio e di riflessione, nei quali la Redazione del periodico online delle scienze canonistiche ha avuto modo di pensare alle sfide del diritto canonico nel mondo contemporaneo.

La moderazione, affidata al cofondatore del giornale, avv. Vito Livadìa, ha tracciato un filo rosso sui grandi temi della giustizia umana e del luogo dove essa dovrebbe trovare la più alta realizzazione, il processo.

Nella fuga verso forme di risoluzione extragiudiziale o verso algoritmi che pretendono di sostituire l’ingegno della persona con macchine prive delle qualità “empatiche”, si rischia di perdere di vista che il proprium della giustizia non è il mero risultato quantitativo, ma la qualità dell’esercizio di questa virtù cardinale.

Nell’incontro tra i protagonisti processuali, che agiscono (e dovrebbero sempre agire) animati dalla consapevolezza dell’alto compito e della rigorosa deontologia che regola i loro ruoli, si compie non un mero scambio di carte o di invettive, bensì un rigoroso, o meglio “liturgico”, agone che ha per scopo sia la tutela dei diritti di ciascun individuo, che il bene comune.

La chiave di volta è sostituire la logica individualista, che vede l’uomo impegnato in una corsa contro tutti per raggiungere i primi posti, con quella della cooperazione, della “salita in cordata”, della condivisione delle responsabilità e dei risultati.

La redazione di Vox Canonica al servizio della cultura giuridica

Questi auspici postulano una nuova cultura giuridica, di cui il diritto canonico può essere propulsore e modello, grazie alla circostanza per cui esso costituisce un unicum storico, un deposito di principii, norme, istituti, con una vocazione universale.

Come ha affermato l’editore e cofondatore, fr. Rosario Vitale, “il servizio che Vox Canonica svolge è quello di consentire ai non addetti ai lavori di apprezzare la ricchezza del diritto canonico”.

Naturalmente, gli articoli non hanno un taglio settoriale, bensì un approccio divulgativo, in grado di coniugare il metodo e la ricerca con le esigenze della semplicità e della chiarezza.

Il punto di forza è la provenienza variegata dei redattori e dei collaboratori esterni, la cui estrazione accademica è ampia: sono presenti studenti del corso di licenza, dottorandi, ricercatori, professori, avvocati, civilisti e canonisti, ognuno posto su un piano di contributo “sinodale”.

Lo stesso Premio Vox Canonica ha come scopo la valorizzazione degli studiosi eccellenti che si sono distinti per le loro ricerche, per il loro apporto alla scienza canonistica, per il loro servizio alla Chiesa, per il dialogo che hanno saputo instaurare con i diritti secolari.

La lectio magistralis del prof. del Pozzo

Profonda e coinvolgente è stata la lectio del prof. del Pozzo, incentrata sul bilancio del processus brevior davanti al Vescovo, introdotto con il m.p. Mitis Iudex Dominus Iesus di Papa Francesco e dallo stesso portata avanti non solo con atti disciplinari, ma anche attraverso un penetrante magistero.

Tra i punti focali nell’esposizione, si menziona l’attenzione ai dati riportati dall’Annuario Statistico della Chiesa Cattolica, relativo all’anno 2020 e recentemente pubblicato, dai quali emerge una saggia attuazione delle direttive pontificie, in un’ottica di migliore cura pastorale delle coppie in crisi.

Secondo il Professore, il processus brevior è stato accolto positivamente e senza fraintendimenti da parte degli episcopati, riuscendo a superare le iniziali riserve dottrinali, che paventavano una surrettizia “amministrativizzazione” del processo di nullità o una sua trasformazione in un divorzio cattolico.

Tutt’altro: a parte casi isolati di aumenti esponenziali delle cause trattate con la nuova forma processuale in alcuni Paesi, il dato percentuale di sentenze episcopali si attesta su cifre contenute e rispettose dei precisi requisiti che il Legislatore supremo ha posto per accedervi.

In definitiva, è emersa una presa di coscienza dei Vescovi della loro potestà giudiziale e dell’importanza della conoscenza del diritto canonico per venire incontro alle necessità dei fedeli, anche sul piano della ricerca della verità in punto alla validità del loro vincolo matrimoniale.

A conclusione della lectio, mentre il moderatore esponeva le motivazioni dell’attribuzione del Premio, Chiara Gaspari e Suor Maria Romana hanno consegnato al prof. del Pozzo il tondo in terracotta, realizzato dall’artista calatino Gianfranco Ridolfo e raffigurante San Raimondo da Peñafort, patrono dei canonisti.

La cerimonia si è conclusa con l’invito di fr. Rosario Vitale alla futura edizione del Premio Vox Canonica.

 

“Cum caritate animato et iustitia ordinato, ius vivit”

(San Giovanni Paolo II)

 

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Andrea Micciché

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