Salvador Dalì, l’Eucaristia
Introduzione
L’Eucaristia rappresenta la centralità della vita di fede del cristiano e di tutta la Chiesa cattolica. È il sacramento che Gesù stesso istituisce nell’Ultima Cena, prima di consegnarsi volontariamente alla passione e alla morte in croce.
Definizione di Eucaristia
Il termine deriva dal greco eucharistia, vuol dire “ringraziamento” o “rendimento di grazie”. Nello specifico è Gesù stesso a darne la definizione nel Vangelo di Giovanni [1], dove invita i suoi discepoli a procurarsi «non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell’uomo vi darà». Essa è nutrimento per il corpo e per l’anima. Per questo, nell’approssimarsi nel passaggio a Dio, l’Eucaristia è ricevuta come viatico [2]: nutrimento spirituale che accompagna il cristiano nel suo viaggio verso la Casa del Padre [3]. Al contempo, l’Eucaristia rappresenta per la Chiesa cattolica un atto sacramentale lasciato da Gesù Cristo vero Dio e vero uomo, suo Salvatore e Suo Redentore. Durante la Messa, il sacerdote compie l’azione sacrificale attraverso la quale, il pane e il vino presenti sull’altare, diventano Corpo e Sangue di Cristo offerti sulla croce.
Evoluzione giuridico-teologica, CJC 1917 (can. 801)
Nel Codice di Diritto Canonico del 1917 viene definito il significato dell’Eucaristia [4] con particolare riferimento in ordine alla specie con cui viene somministrata: «Nell’Eucaristia sotto le specie del pane e del vino si contiene, si offre e si riceve lo stesso Cristo Nostro Signore». Il Codice, piuttosto scarno sul punto, al Capitolo II dettava disposizioni normative per diventare ministro della Comunione, i soggetti destinatari della Comunione, nonché il tempo e il luogo per la sua distribuzione.
L’Enciclica Misterium Fidei di Paolo VI
Con l’Enciclica Misterium Fidei, pubblicata il 3 settembre del 1965, Papa Paolo VI descrive l’Eucaristia come mistero pasquale e segno sacramentale della Nuova Alleanza per la salvezza del mondo. In essa emerge chiaramente il carattere individuale e comunitario. Leggiamo: «Il Mistero Eucaristico è come il cuore e il centro della Sacra Liturgia, in quanto è la fonte di vita che ci purifica e ci corrobora in modo che viviamo non più per noi, ma per Dio, e tra noi stessi ci uniamo col vincolo strettissimo della carità» [5].
Nel CIC del 1983 (can. 897)
Il Codice di Diritto Canonico del 1983 recepisce e sistematizza gli sviluppi teologici maturati dopo il 1917, conferendo all’Eucaristia una centralità più marcata. Essa viene definita come sacrificio, memoriale, culmine e fonte della vita cristiana. In questo quadro, la visione tradizionale della Messa come puro sacrificio viene ampliata, per includere la dimensione memoriale e comunitaria del sacramento, che si rivela forza vitale della Chiesa: «Augustissimo sacramento è la santissima Eucaristia, nella quale lo stesso Cristo Signore è presente, viene offerto ed è assunto, e mediante la quale continuamente vive e cresce la Chiesa. Il Sacrificio eucaristico, memoriale della morte e della risurrezione del Signore, nel quale si perpetua nei secoli il Sacrificio della Croce, è culmine e fonte di tutto il culto e della vita cristiana. Mediante esso è significata e prodotta l’unità del popolo di Dio e si compie l’edificazione del Corpo di Cristo. Gli altri sacramenti, infatti, e tutte le opere ecclesiastiche di apostolato sono strettamente uniti alla santissima Eucaristia e ad essa sono ordinati» [6].
Soggetto unitario dell’Eucaristia è tutto il popolo di Dio convocato in unità dal Vescovo o dal Presbiterio. Si definisce al contempo il suo valore personale e comunitario, coronamento dell’iniziazione cristiana che ha il suo incipit nel Battesimo e la sua confermazione nella Cresima. Si dice infatti: «La Chiesa fa l’Eucaristia, l’Eucaristia fa la Chiesa» a sottolineare il misterioso legame attraverso il quale la Chiesa consacra l’Eucaristia e da Essa cresce e si sviluppa la Chiesa.
Dopo il Concilio Vaticano II
Con il Concilio Vaticano II i laici vengono maggiormente coinvolti nella divulgazione dell’importanza dei sacramenti, dei ministeri ecclesiastici ma anche le opere d’apostolato, da intendersi come intimamente connesse all’Eucaristia, anzi ad essa ordinate [7]. Difatti, poiché nell’Eucaristia stessa è custodito «tutto il bene spirituale della Chiesa [8], cioè lo stesso Cristo», il quale, con l’estremo sacrificio d’amore, si è fatto pane vivo invitando ed inducendo tutti gli uomini a fare offerta di sé, del proprio lavoro e di tutte le cose appartenenti al creato attraverso la propria carne vivificata e vivificante per opera dello Spirito Santo donando vita agli uomini. In tal senso, l’Eucaristia diventa fonte e culmine di tutta l’evangelizzazione. I catecumeni, che si preparano a ricevere i sacramenti dell’iniziazione cristiana (Battesimo, Cresima ed Eucaristia), vengono introdotti gradualmente alla partecipazione della vita di fede; mentre i fedeli già battezzati e cresimati, ricevendo l’Eucaristia si inseriscono pienamente nel Corpo di Cristo.
Conclusioni
L’Eucaristia è vincolo fedele tra l’uomo e Cristo e, al tempo stesso, comunione con il corpo mistico della Chiesa [9] «La Chiesa vive dell’Eucaristia. Questa verità non esprime soltanto un’esperienza quotidiana di fede, ma racchiude in sintesi il nucleo del mistero della Chiesa» [10]. Esaustive le parole di Papa Giovanni Paolo II, il quale definisce l’Eucaristia come «segno della gratitudine dell’uomo perché il Creatore è diventato creatura; perché Dio è diventato Uomo, perché ha preso il corpo umano dalla Genitrice Vergine Immacolata, per elevare di nuovo noi uomini al Padre; per fare di noi i figli di Dio. Desideriamo quindi annunziare e cantare con la bocca, e ancora di più confessare col nostro cuore umano, la gratitudine per il Sacramento del Corpo e del Sangue di Dio, con il quale egli nutre le nostre anime e rinnova i nostri cuori umani»[11].
Note
[1] Vangelo di Giovanni, 6,24-35.
[2] Tradizionalmente, indicava l’insieme di beni necessari per il viaggio (come cibo, vestiti e denaro).
[3] Javier Lozano Barragan, Il Viatico – pienezza della salute, Prolusione al convegno omonimo del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, 21 maggio 2005.
[4] Titolo III, SS. Eucaristia, can. 801, CIC 1917.
[5] Lettera enciclica di Sua Santità Paolo VI, Mysterium fidei, sulla dottrina e il culto della SS. Eucaristia, n.3.
[6] Libro IV, Parte I, Titolo III, can. 897, CIC 83.
[7] S. TOMMASO, Summa Theol., III, q. 73, a. 3c.
[8] S. TOMMASO, Summa Theol., III, q. 65, a. 3, ad 1; q. 79, a. 1c e ad 1.
[9] Esortazione Apostolica Sacramentum Caritatis di Papa Benedetto XVI.
[10] Enciclica Ecclesia de Eucharistia di Papa Giovanni Paolo II, 2003.
[11] Omelia di Giovanni Paolo II, Corpus Domini, 17 giugno 1979.
“Cum caritate animato et iustitia ordinato, ius vivit!”
(S. Giovanni Paolo II)
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